N. 3/2022
Le EBA Guidelines on Loan origination and monitoring (LOM), pubblicate il 29 maggio 2020, rappresentano una importante risposta al piano d’azione finalizzato al contrasto dei crediti deteriorati. A differenza delle precedenti normative europee, i nuovi orientamenti EBA riguardano i processi e le attività relativi all’intero ciclo di vita delle linee di credito, ponendo particolare attenzione sul portafoglio performing, sui processi di origination, di pricing e di monitoraggio del credito con relativa valutazione delle garanzie.
Dette linee guida confermano il ruolo centrale dell’analisi finanziaria d’impresa, descrivendo il contesto operativo e di competenze in cui essa deve essere sviluppata in banca.
L’analisi di bilancio, come è noto, va effettuata attraverso l’esame dei piani finanziari, con modalità tali da consentire di sviluppare stress test e identificare i key driver delle performance aziendali, attraverso la lettura degli impatti di singoli fattori (analisi di sensibilità) o di un insieme organizzato e intelligente di fattori (analisi di scenario) sulle condizioni di redditività, di equilibrio della struttura finanziaria, e di adeguatezza dei flussi finanziari.
La previsione finanziaria serve a molteplici soggetti e scopi: al management delle imprese per guidare la gestione, rendendo compatibili nel tempo le scelte di gestione caratteristica e di gestione finanziaria; ai finanziatori per comprendere il livello di esposizione ai rischi creditizi, focalizzando sui key driver dei piani previsionali le analisi di settore e di competitività aziendale che ne verificano i presupposti; alle imprese per comunicare ai finanziatori le proprie aspettative e le scelte gestionali future, e consentire loro una verifica ex-post delle previsioni; a soggetti di varia natura (tra cui i tribunali) per realizzare e valutare i piani attestati e i piani di ristrutturazione nella gestione delle crisi di imprese.
L’applicabilità degli orientamenti EBA decorre dal 30 giugno 2021 sui nuovi finanziamenti.
Tuttavia, è previsto un regime transitorio per determinate casistiche:
1. per i crediti già esistenti che richiedono una rinegoziazione o modifiche contrattuali, le linee guida entreranno a regime a partire dal 30 giugno 2022;
2. Il temine per sanare eventuali “data gap” scadrà il 30 giugno 2024.
Questi nuovi obiettivi impattano consistentemente nel mondo bancario, e si concretizzano nella definizione di standard robusti e prudenti in materia di concessione creditizia, nella prospettiva futura di mantenere bassi livelli di NPLs e di introdurre conseguentemente una best practice tra le banche a livello europeo.
Tali parametri creeranno sicuramente un gap, difficilmente colmabile, tra le banche grandi e le banche di medie dimensioni, in quanto i differenti livelli di approccio e di automatizzazione delle less significant bank genereranno dei costi amministrativi, di gestione e di riorganizzazione, che saranno inevitabilmente ribaltati sulla clientela. Proprio a tal fine, l’elemento portante di questo intervento è la proporzionalità rispetto alla dimensione e settore di operatività della controparte, per evitare un appesantimento del processo creditizio. Fondamentale sarà l’integrazione ESG (Environmental, Social and Governance), nell’ottica di migliorare progressivamente la profilazione della clientela.
Le banche dovranno dunque inquadrare l’applicazione delle LOM come un processo per la diffusione della cultura del rischio e non semplicemente come un’applicazione regolamentare fine a se stessa, lavorando cioè sul concetto di valore da trasferire al cliente, nella logica della massima condivisione dei meccanismi che portano al raggiungimento di un risultato caratterizzato dal rafforzamento della relazione tra banca e cliente.
Uno dei pilastri più importanti delle LOM è il patrimonio informativo, in quanto mentre, da un lato, c’è la necessità di informatizzare e automatizzare il dato e la sua successiva elaborazione, dall’altro c’è la difficoltà legata al tessuto imprenditoriale Small Business, il quale notoriamente produce dati non particolarmente accurati. I vantaggi dell’arricchimento del patrimonio informativo, rappresenterà una opportunità di miglioramento non solo a livello creditizio ma anche a livello commerciale.
La profilazione del patrimonio informativo della clientela porterà all’evoluzione dei modelli di rating esistenti verso nuovi modelli di affordability, connessi a processi di Digital / Instant Lending, in grado di fornire ulteriori elementi a supporto della valutazione nel contesto dell’erogazione e monitoraggio del credito.
Le EBA GLs LOM definiscono pertanto standard di sistema per promuovere un approccio prudenziale, flessibile e dinamico nel monitoraggio della qualità creditizia in grado di individuare tempestivamente il deterioramento attraverso un’analisi “single name” o una macro-settoriale e clusterizzata. Questa attività si estrinseca in intensi controlli interni (effettuati sul ciclo di vita del credito), supportati da un processo di reporting che consenta di adottare decisioni tempestive, sia a livello macro (ad esempio un cluster di settore), sia su eventi specifici dei clienti. Per determinare le potenziali difficoltà di un cliente di far fronte all’indebitamento si farà anche ricorso a tecniche di stress test, con diverse metodologie a seconda della dimensione del business del cliente.
Molto importante sarà anche la “nuova” valutazione del collateral, con indicazioni molto stringenti sulle attività dei periti in merito alla loro terzietà rispetto alle parti e alla rivalutazione degli asset tramite modelli statistici, attraverso l’utilizzo di piattaforme IT dove vengono storicizzati i dati e collegati con i dati del cliente per poter fare backtesting delle perizie stesse.
Le EBA GLs si inseriscono, dunque, in un quadro di norme e di prassi di vigilanza su processi di governance e sui sistemi dei controlli interni.
La sfida emerge in modo particolare in questa fase post-pandemica caratterizzata da incertezza di sistema e in cui non si ha precisa contezza degli impatti di crisi sul sistema bancario e sulle economie delle imprese, tenuto conto che vi sono delle priorità di vigilanza e di prevenzione del rischio di credito che ben si sposano con l’applicazione con le EBA GLs LOM.
L’approccio di EBA appare improntato a lasciare all’intermediario la responsabilità della valutazione della rilevanza e della proporzionalità dei contenuti degli orientamenti ai fini della compliance e della sostenibilità dello scenario imprenditoriale.
Dott. Raffaele De Luca
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